E' stata una lunga serata di grandi emozioni, quella che si è svolta domenica sera a Castelfranco Veneto, in un Teatro Accademico gremito (e numerosi sono stati coloro che non hanno potuto accedervi per esaurimento dei posti!) e festante che ha salutato il debutto ufficiale dell'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta da Diego Basso, protagonista assoluta di un concerto che ha unito artisti e pubblico in una grande festa della musica conclusasi tra l'entusiasmo generale dopo quasi tre ore ininterrotte di musica.

Un concerto per la vita che della vita ha saputo raccontare tanti momenti, passando dall'intensità delle canzoni senza età interpretate dalle splendide e celebri voci di Fabrizio Voghera, Ilaria De Angelis e Sonia Fontana alla comicità dell' arrestabile Gianni Giannini, fino alle speranze dei giovani allievi dell'Accademia Voce Arte e Comunicazione che si sono alternati sul palco con la loro grinta, la loro freschezza, i loro talenti e, non da ultimi, i grandi traguardi tecnici e stilistici già raggiunti a poco meno o poco più di vent'anni.

Ma la musica dei cantanti e dell'orchestra è stata anche il sontuoso "tappeto sonoro" di una serata, abilmente presentata da Marco Sfratato (RAI 2), che ha invitato alla solidarietà attraverso la riflessione. Il concerto è stato infatti dedicato alla raccolta fondi a sostegno della campagna nazionale AISMME (Associazione Italiana Studio Malattie Metaboliche Ereditarie) per l'allargamento dello screening neonatale che, come ha spiegato la presidente AISMME Cristina Vallotto, potrebbe prontamente far riconoscere nei neonati quaranta malattie metaboliche ereditarie che possono causare gravi handicap neurologici ed intellettivi ed in acluni casi anche la morte improvvisa del lattante. Effetti che potrebbero essere facilmente minimizzati da un pronto riconoscimento delle malattie stesse, in questo caso curabili anche solo con particolari diete alimentari o semplice terapie farmacologiche. Vicina ad ottenere lo screening allargato per tutti i neonati del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia grazie ad una grande campagna di sensibilizzazione appena conclusa, AISMME onlus (associazione con sede a Padova), si impegna ora per sollecitare le istituzioni ad allargare lo screening neonatale a tutti i nuovi nati italiani, che potrebbe rappresentare un avanzamento importante nell'ambito della prevenzione di circa 600 malattie metaboliche ereditarie conosciute, di cui soffre un neonato su 500 anche se solo un caso su quattro viene, oggi, prontamente riconosciuto. E la grande attenzione e partecipazione dimostrata dalla platea castellana all'esposizione dei progratti dell'AISMME lascia intendere che l'obiettivo della campagna e la sua necessità siano arrivati dritti al cuore dei presenti.

Ora l'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana continuerà (come faceva prima con lil vecchio nome di Orchestra Italiana di Musica Leggera) a portare la sua musica negli studi televisivi nazionali e nei grandi spettacoli della musica leggera in tutta la Penisola, ma continuerà ad essere legata a Castelfranco non solo come città natale dell'"anima" dell'orchestra stessa, Diego Basso, ma anche perché avrà sede presso l'Hotel Fior, dal momento che proprio Egidio Fior, patron del celebre albergo, si è dimostrato entusiasta e generoso nell'accogliere questa importante realtà nazionale nella sua prestigiosa struttura. Perché, come ha sottolineato anche il sindaco di Castelfranco, Maria Gomierato, in chiusura del concerto, l'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana è una risorsa castellana di respiro nazionale. E vuole continuare ad essere anzitutto una realtà "made in Veneto", al servizio della grande musica internazionale.





APPROFONDIMENTI SULLA CAMPAGNA AISMME

In tutte le strutture neonatali italiane è già da tempo eseguito obbligatoriamente lo screening neonatale, che individua le malattie genetiche ereditarie (ipotiroidismo, fibrosi cistica, galattosemia o fenilchetonuria) attraverso la tempestiva analisi una goccia di sangue prelevata dal tallone di ogni neonato tra le 48esima e la 72esima ora di vita: una semplice operazione che consente di inividuare gravi patologie prima che queste si manifestino, consentendo un trattamento adeguato che - se praticato per tempo - può essere in grado di contenere notevolmente i disturbi ed i gravi danni che possono cagionare alla vita del bambino.



Ma a poche ore dalla nascita è oggi anche possibile individuare circa quaranta malattie metaboliche ereditarie, ossia disturbi dovuti ad alterazioni genetiche che possono causare gravi handicap neurologici ed intellettivi ed in alcuni casi anche la morte improvvisa del lattante: disturbi che, se individuati tempestivamente, possono essere trattati in modo adeguato, nei casi meno gravi anche con semplice terapia farmacologica e/o diete. Si ratta di patologie poco conosciute e riconoscibili - non solo dai genitori ma anche dai medici e dai pediatri - che possono essere rilevate grazie all'analisi di quella goccia di sangue che consente di individuare le malattie genetiche, grazie ad una nuova tecnologia d'analisi denominata Tandem-Mass spettrometria che consente di allargare lo screening neonatale realizzando la diagnosi non solo delle 4 malattie genetiche, bensì di altre 40 malattie metaboliche.



L'applicazione dello screening metabolico allargato a tutti i nuovi nati potrebbe rappresentare un avanzamento importante nell’ambito della prevenzione di massa per le circa 600 malattie metaboliche ereditarie conosciute, di cui soffre un neonato su 500 anche se solo un caso su quattro viene, oggi, prontamente riconosciuto. Ma, soprattutto consentirebbe di ridurre i rischi di disabilità e di morte a causa di tragedie oramai prevedibili, consegnando ai bambini malati e alle loro famiglie una diagnosi chiara e precoce che garantirà loro un futuro più sereno.



In difesa del diritto alla salute e del benessere di oggi nuovo nato, AISMME si schiera quindi a sostegno della prevenzione consapevole che la scienza e la tecnologia mettono oggi a disposizione e che già da anni viene attuata nei maggiori paesi industrializzati d’Europa, negli Stati Uniti e in Australia, e che, in Italia, la Regione Toscana ha già provveduto a rendere obbligatorio per legge, mentre le regioni Liguria e Lazio hanno attivato in tal direzione alcuni progetti pilota.



Ma non basta: dal momento che si può fare di più per garantire il miglior futuro possibile ad ogni bambino, la prevenzione va estesa ai circa 570.000 nuovi nati annualmente in tutto il territorio nazionale, eliminando così le disparità tra regione e regione. Ma, sopratutto, mirando a ridurre i disagi ed il dolore di tutti i bambini e delle loro famiglie.



Tutte le informazioni sulla campagna di sensibilizzazione al sito: www.aismme.org



ORCHESTRA

Ritmico Sinfonico Italiana