Rallentamento dell’inflazione
Il calo del costo dei prodotti energetici si è fatto sentire principalmente sui capitoli che riguardano la casa, l’acqua, l’elettricità e i trasporti (-0,1%). Categorie che, comunque, hanno registrato un aumento su base annua tra i più significativi, pari al 5,7%. Altro comparto dove il raffreddamento del prezzo del petrolio si è fatto sentire è stato quello dei trasporti, i cui costi sono calati dell’1,5% (+2% su base annua). Rispetto al mese precedente, settembre ha fatto registrare aumenti significativi nel settore dell’istruzione (+0,6%). Anche se la colpa non è imputabile ai libri di testo perchè, secondo l’Istat, i prezzi sono aumentati solamente del 2% rispetto all’anno scorso. Altri aumenti si sono registrati per i prodotti alimentari e per le bevande così come per i servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3%). Anche il settore delle telecomunicazioni ha fatto registrare lo stesso aumento (principalmente per l’aumento dei prezzi dei cellulari) ma i dati su base annuale indicano un calo del 3,4%.
Nessun cambiamento sul fronte della povertà: l'annuale rilevazione dell'Istat ha riscontrato 2.585.000 famiglie in condizione di indigenza, pari all'11,1%. Nel 2004 erano l'11,7%, una differenza che viene giudicata "statisticamente irrilevante". Le persone che vivono in condizione di povertà sono complessivamente 7.577.000, pari al 13,1% della popolazione. Si avverte solo qualche miglioramente per quel che riguarda gli anziani, soli o in coppia, ma al Sud l'Istat ha invece riscontrato un ulteriore peggioramento: l'incidenza della povertà nelle famiglie con un elevato numero di componenti è passata infatti dal 36,4% del 2004 al 42,9%.
Il Presidente
Carlo Garofolini