Riciclatori gomma: richiesto risarcimento di 50 milioni €
Il settore, anche a causa di tale campagna, sta vivendo un’annata disastrosa compromessa dalla perdita di immagine e credibilità di un intero comparto industriale.
L’ultimo attacco, in ordine di tempo, si è registrato con le affermazioni false e tendenziose divulgate il 12.10.2006 a mezzo stampa da parte del Prof. Roberto Verna, e da Carlo Tavecchio, seguite dalla clamorosa smentita delle loro dichiarazioni da parte dell’Istituto Superiore di Sanità sulla presunta tossicità dei campi in erba artificiale e dei parchi pubblici realizzati con granulati di gomma ottenuti dal riciclaggio dei pneumatici.
Tali affermazioni, costituiscono per il Consorzio ARGO l’ennesimo attacco al settore del riciclaggio dei pneumatici e gomma, da parte di lobby che mirano ad imporre al mercato dei campi da calcio, realizzati con prevalente danaro pubblico, prodotti vergini, fino a 7 volte più costosi rispetto ai più economici prodotti di recupero. È paradossale che prodotti fatti con le medesime materie prime, vengano considerati sicuri se vergini, e cancerogeni se di recupero.
Già in altre precedenti occasioni le dichiarazioni di Verna e Tavecchio erano state smentite da studi e sperimentazioni realizzati in numerosi Paesi Europei e dalla FIFA con lettera aperta del 12.07.2006
Nota: Argo è il consorzio Consorzio Nazionale Volontario Riciclaggio Gomma che opera all’interno di Unire l’Unione Nazionale Imprese Recupero di FISE – Confindustria.