In una Spagna che annualmente spende molto di più di quanto non faccia l'Italia per l'istruzione e la formazione dei giovani, è stata la fiera permanente di Madrid IFEMA ad ospitare “SIMO 2016”, la rassegna internazionale dell’innovazione tecnologica nel settore scolastico e 'education'. Ben 244 imprese, provenienti da 10 paesi del mondo tra cui Stati Uniti, Cina e Regno Unito, hanno presentato progetti tecnologici integrati, orientati a migliorare il cambiamento metodologico nell’insegnamento, oltre che promuovere l’apprendimento degli studenti nell’uso dei dispositivi ICT.
La futuristica panoramica madrilena è costellata di prodotti tecnologici: lavagne multimediali che consentono di rendere l’interazione insegnante-studenti più accattivante e collegate in rete con i dispositivi di ciascun alunno; sistemi digitali che pongono il videogioco e la realtà virtuale al servizio delle lezioni in classe; software per la gestione e creazione di app dedicate sia ai progetti didattici del docente, sia alle esigenze di studio degli alunni; e poi stampanti 3D, robot educativi, biblioteche digitali, computer portatili semplificati e resistenti per l’uso nelle classi primarie.
Molto forte la presenza di grandi marchi dell’innovazione tecnologica, come Google, Samsung, HP ed Epson, che negli ultimi anni hanno sviluppato a livello internazionale dipartimenti dedicati alla ricerca nel settore educativo, per adattare i propri prodotti e servizi alle sempre mutevoli esigenze dei rivoluzionari metodi di insegnamento che stanno prendendo piede a livello globale.
Il prossimo appuntamento di settore si svolgerà a Londra nel gennaio 2017 durante il 'Bett Show', la più grande fiera mondiale dedicata all’innovazione per le scuole e l’apprendimento.