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Il piano invernale per l'energia UE scontenta il mondo green

01/12/2016
Il piano invernale per l'energia UE scontenta il mondo greenSono scoppiate immediate le polemiche del mondo ambientalista alla presentazione del Winter Package europeo, il pacchetto energia con il quale l’esecutivo UE mette mano alle norme e alle strategie su rinnovabili, efficienza, mercato elettrico e trasporti.

Ribattezzato “Energia pulita per tutti gli europei”, il pacchetto è composto da una lunga lista di documenti, tra proposte di regolamento, aggiornamenti di direttive comunitarie e comunicazioni che disegnano le prossime mosse della Commissione Europea sulla questione energetica. Ma secondo i più critici, c’è ben poco nel pacchetto che sia davvero in linea con quanto promesso nell’Accordo di Parigi sull'ambiente.

«Le nostre proposte – dichiara Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l’Azione per il clima e l’energia – forniscono una forte spinta al mercato delle nuove tecnologie, creano le giuste condizioni per gli investimenti, danno maggiore forza ai consumatori, fanno in modo che i mercati dell’energia possano funzionare meglio e contribuiscano al raggiungimento dei nostri obiettivi sul clima».

Il mondo green invece lamenta che non sia stato modificato l'obiettivo delle rinnovabili al 2030 che rimane al 27%, pur se già oggi è stato raggiunto il 24%; porte spianate invece per le fonti fossili: gli impianti non dovranno emettere più di 500g di CO2 per kWh prodotto, ma questo limite esclude solamente gli impianti termoelettrici a carbone più vecchi e meno efficienti, mentre ogni nuovo impianto fossile ha un sostanziale via libera.

La Commissione europea prevede che il pacchetto invernale mobiliti fino a 177 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati all’anno a partire dal 2021. Se le stime venissero rispettate si produrrebbe un aumento dell’1% del PIL nell’arco del prossimo decennio.

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