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Premio Argav 2016: lo riceverà Toio De Savorgnani, alpinista ambientalista

13/12/2016
Premio Argav 2016: lo riceverà Toio De Savorgnani, alpinista ambientalistaSarà l’alpinista ambientalista, Vittorio (Toio) De Savorgnani a ricevere, sabato 17 Dicembre, il premio A.R.G.A.V. (Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige) 2016; la cerimonia si terrà al Ristorante Forcellini di Padova. Anche quest’anno, il Direttivo A.R.G.A.V. vuole così rendere merito all’impegno di chi si adopera per dare lustro al territorio veneto; nelle più recenti edizioni il premio è andato all’attore, Marco Paolini; al poeta e musicista, Bepi De Marzi; alla scienziata, Ilaria Capua; all’ideatore della comunità Internet “Grow the planet”, Gianni Gaggiani; alla cooperativa sociale vicentina, Agrimea; alla famiglia agrocircense rodigina, Giona.

Vittorio (Toio) De Savorgnani è nato nel 1954, da madre cimbra del Cansiglio e padre forestale friulano; fin da bambino, Toio ha trascorso tutti i periodi di vacanza in Cansiglio a contatto con una comunità umana arcaica e quasi fuori del tempo, ma anche con l’ambiente naturale della foresta, che lo ha influenzato in maniera determinante.

La montagna è diventata la sua passione ed il suo impegno principale: negli anni ‘70 ha partecipato alle prime visite guidate naturalistiche in Veneto; nel 1978 ha collaborato alla ristrutturazione del Giardino Botanico Alpino al rifugio Vazzoler, nel gruppo dolomitico del Civetta, allora chiamato l’Università del 6° grado e l’anno dopo ha partecipato alla spedizione sul Manaslu (m. 8.156, 7^ cima della Terra) nell’Himalaya del Nepal. La spedizione non ha raggiunto la cima a causa delle fortissime bufere e Toio De Savorgnani ha subito gravi congelamenti a mani e piedi dopo aver trascorso una notte all’aperto a causa delle continue slavine, che avevano distrutto la tenda a 7.500 metri.

Nel 1980, De Savorgnani ha iniziato a lavorare in Cansiglio, prima col Corpo Forestale dello Stato e poi con l’Azienda Regionale delle Foreste ( ARF) e tuttora continua ad operare lì. Ha lavorato per oltre 15 anni al Giardino Botanico Alpino Lorenzoni in Pian Cansiglio e ha collaborato alla ristrutturazione del Museo Etnografico, ora chiamato “Museo dell’Uomo in Cansiglio - Anna Vieceli”.

Nel 1988 ha partecipato alla fondazione dell’associazione di alpinisti ambientalisti Mountain Wilderness Italia, emanazione nazionale di “Mountain Wilderness International”, creata l’anno precedente da molti, famosi alpinisti ( Chris Bonington, Reinhold Messner, Fausto De Stefani, Alessandro Gogna, Carlo Alberto Pinelli, ecc.). Da allora “Mountain Wilderness” è diventata, per De Savorgnani, il riferimento principale per le attività ambientalistiche in ambiente alpino; all’inizio degli anni ‘90 ne é stato anche presidente nazionale, mentre oggi é membro del consiglio direttivo.

De Savorgnani é stato tra i fondatori del Comitato per il Parco del Cansiglio, dell’Ecoistituto Veneto Alex Langer e anche dell’associazione Ecohimal Italia (presidente onorario: il famoso alpinista, Kurt Diemberger), che opera per la conservazione dell’ambiente naturale,nonchè della cultura delle popolazioni himalayane.

“Nel corso degli anni – sostiene Toio De Savorgnani - ho capito che non andavano trascurati anche gli aspetti leggendari, mitologici e di tradizioni orali popolari, legati all’ambiente naturale e così ho recuperato quanto appreso dai nonni, da cimbri, boscaioli e pastori del Cansiglio, riportando le mie esperienze in alcune pubblicazioni. In queste mie opere ho collegato l’ambiente arcaico del Cansiglio e delle altre, nostre montagne a quanto ho visto ed appreso nei miei viaggi in Himalaya, dove è iniziato per me un cammino diverso, che mi ha portato ad associare agli aspetti scientifici, ecologici ed etici anche quelli spirituali, per me ormai inscindibili e inseparabili. Una scelta ora avvalorata dall’enciclica di papa Francesco “ Laudato si”; una via, che io ho intrapreso oltre 30 anni fa e che, con tutti i miei limiti, sto tentando di portare avanti anche nel presente.”

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