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Come sta il mercato delle costruzioni del Veneto?

11/04/2017
Come sta il mercato delle costruzioni del Veneto?Mercato dell’edilizia fermo, nonostante la fine della crisi. Anche se nel 2016, a livello nazionale, si sono visti segnali di lento riavvio pur inferiori rispetto ad altri paesi sia UE che extra UE, l’Osservatorio trimestrale sul mercato delle costruzioni in Veneto, promosso da Edilcassa Veneto e Unioncamere Veneto effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente, evidenzia per il comparto, una situazione ancora non completamente positiva nel 2016 (fatturato +0,1% sia nell’anno che nel 4 trimestre rispetto a quello precedente) anche se in miglioramento ed in evidente controtendenza rispetto al valore medio nazionale (-0,3% nell’anno e un valore riferito all’ultimo trimestre del 2016 che fa segnare un -0,7% rispetto al trimestre precedente).

A livello regionale gli indici della produzione in termini di giro d’affari delle imprese, in particolare di quelle artigiane, evidenziano infatti un passaggio da un -0,7% ad un +0,1% e poi ad un consolidamento nel IV° trimestre, con una dinamica complessiva positiva nel corso del 2016 del +0,1%.

I dati relativi al IV° trimestre 2016 indicano dunque una situazione di stabilità all’interno della quale tuttavia le dinamiche specifiche delle imprese per tipologia dimensionale evidenziano che i lavori di maggiore dimensione hanno subito una battuta d’arresto, dovuta quasi sicuramente all’introduzione del nuovo codice degli appalti, mentre i lavori di ristrutturazione di piccola e media dimensione rimangono il mercato principale di riferimento

Gli imprenditori però “ci credono ancora”.

I sentiment per il 2017 degli edili veneti sono di aumento dell’occupazione e del fatturato con saldi pari rispettivamente a 2,5 e 2,2 punti percentuali
. Ciò non è però conseguenza di una dinamica tumultuosa: il triennio 2014-2016 è stato caratterizzato da un leggerissimo trend di crescita dato però da una altalena attorno allo “0” che ha visto prevalere prima le aziende più strutturate – con dinamiche anche del +0,7% nei trimestri centrali dell’anno- ed una successiva ripresa di quelle artigiane tornate in area positiva negli ultimi sei mesi. Una stazionarietà che offre però sollievo dopo un periodo terribile.

Dal 2010 le imprese venete del settore sono calate dell’13,3% (-8.375 artigiane e -1.542 non artigiane), l’occupazione dipendente addirittura del -30,5%, che significa in termini reali 30.500 posti di lavoro. Questi, in estrema sintesi, i dati che emergono dall’indagine VenetoCongiuntura.

«La dinamica del fatturato delle imprese di costruzioni – commenta Giuseppe Fedalto, Presidente di Unioncamere del Veneto – è in evidente controtendenza rispetto al dato medio nazionale diffuso dall’Istat, che ha nuovamente evidenziato una situazione difficile. Questo significa che il mercato delle costruzioni del Veneto, pur non agganciando la ripresa, si mantiene comunque su livelli stabili e, qualora le previsioni degli imprenditori saranno confermate, la tendenza potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi. I segnali decisamente positivi che provengono dalle compravendite del segmento residenziale in Veneto (nel 2016 balzo record del +23%) consolidano in modo significativo la ripresa del mercato immobiliare, ormai in atto dall’inizio dello scorso anno, e lasciano ben sperare per il primo scorcio del 2017”.

“Per un settore che negli anni del boom e della crescita era in grado di creare 6 imprese al giorno e fino a 18 posti di lavoro al giorno -afferma il Presidente di Edilcassa Veneto, Enrico Maset- anche un trend di miglioramento di lungo periodo è un dato di enorme rilevanza. Nell’ultimo anno il settore infatti ha perso 3 imprese e 40 posti di lavoro al giorno, mentre nel periodo 2010-2016 la media in Veneto è stata di 5 imprese e 20 posti di lavoro al giorno. Il settore dunque è ancora di fronte a difficoltà che potrebbero essere superate iniziando ad agire almeno su due punti: garantire un sistema di incentivi e regole (di defiscalizzazione, ecc.) di lungo periodo, con provvedimenti che non riguardino solo specifici mercati, come quello dei condomini; avviare un sistema efficiente di semplificazione burocratica che sgravi le imprese dalla gestione della burocrazia, arrivata a livelli insostenibili, soprattutto per le imprese di piccola dimensione”. “A cui vanno necessariamente affiancati -aggiunge Valerio Franceschini, Vice Presidente Edilcassa- l’avviare un intervento significativo sul costo del lavoro per permettere alle imprese di assumere o di mantenere i livelli occupazionali attuali; promuovere azioni di formazione per avviare percorsi di ricollocazione professionalizzante sul mercato, sia dei lavoratori che delle imprese stesse, che devono investire in una migliore gestione delle proprie attività; spingere concretamente il sistema bancario a ridare sostegno all’economia e non solo al credito al consumo, al fine di velocizzare gli investimenti”

Le previsioni: migliorano le aspettative degli imprenditori delle imprese di costruzioni tranne che per le aspettative sui prezzi. Prevedono un aumento dell’occupazione e del fatturato con saldi pari rispettivamente a 2,5 e 2,2 punti percentuali (erano +1,9 p.p. e +0,5 p.p. lo scorso trimestre).

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