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Perché la legge ‘Sblocca Cantieri’ ha penalizzato la radio?

28/06/2019
Perché la legge ‘Sblocca Cantieri’ ha penalizzato la radio?«Come contatti giornalieri, la radio fa meglio della televisione e di internet»: a dirla così sembra impossibile, ma se lo conferma Claudio Astorri, consulente radiofonico e docente alla Cattolica di Milano, allora l’affermazione merita una riflessione. «Il media radiofonico è il primo in Italia per penetrazione nella fascia di età dai 15 ai 54 anni» ribadisce il docente universitario.
Lasciamo allora da parte l’immagine dell’apparecchio attorno al quale la famiglia si raccoglieva nel secolo scorso: radio è quella che tutti tengono accesa in macchina; è quella che viene ritrasmessa in televisione con il corredo di immagini; è quella che ascoltiamo al computer o anche sul nostro smartphone. La radio è quella che tutti ascoltano di prima mattina e quella che resta accesa anche la notte con picchi d’ascolto ‘importanti’ dalle 24.00 alle 06.00. Così la radio, in tempi nei quali crollano i contratti pubblicitari in tv, continuano a crescere gli introiti pubblicitari delle emittenti radiofoniche, +23% negli ultimi cinque anni. Ed ora sta affrontando il passaggio al sistema DAB+ (Digital Audio Broadcasting) che garantirà, grazie alla digitalizzazione del segnale, migliore stabilità e qualità del segnale. Ed è appunto quello che qualcuno teme: lo smartphone.

Sparisce l’obbligo di garantire la ricezione delle trasmissioni radiofoniche digitali attraverso lo smartphone

Sì, perché per i gestori delle connessioni dei nostri smartphone la radio ha un difetto enorme: è libera, non si paga nulla, non ci sono tariffe che possano essere aggiunte. La scheda per la ricezione FM è già molto diffusa nei dispositivi Android, mentre è disattivata o addirittura assente, nella maggior parte di quelli Apple.
Ed è qui che entra in ballo la legge ‘Sblocca Cantieri’: nella legge di bilancio 2018 era inserita una norma che, “al fine di promuovere l’innovazione tecnologica”, obbligava dal 1° giugno 2019 i distributori di articoli elettronici di vendere al dettaglio apparecchi con “almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale”, norma valida anche per gli smartphone, quindi. Ma ecco che ad aprile il decreto ‘Sblocca Cantieri’, esenta dall’obbligo di ricezione DAB+ i produttori di veicoli commerciali, quelli di apparecchiature utilizzate dai radioamatori e, soprattutto, i costruttori di smartphone. Apple ringrazia, non l’utenza di quello che è il servizio pubblico a libero accesso per eccellenza, il più diffuso e quello che più spesso viene usato nei casi di assoluta emergenza.

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