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Climatizzatori: per le irregolarità paga (anche) il cliente

14/01/2020
Climatizzatori: per le irregolarità paga (anche) il clienteEntrerà in vigore venerdì 17 gennaio, il nuovo decreto sugli F-GAS o gas fluorurati ad effetto serra. Dichiara Dario Dalla Costa Presidente della Federazione Impianti di Confartigianato Imprese Veneto e presidente nazionale di categoria: «il testo apre alla speranza di mettere la parola fine ai casi di concorrenza sleale dato che introduce pesantissime sanzioni amministrative sia per gli installatori che non sono in possesso dei relativi patentini, sia per i loro clienti. In particolare, per le imprese che si avvalgono di installatori non certificati le sanzioni arriveranno fino a 100mila euro. Stessa cifra anche per il privato cittadino nel caso in cui il recupero dei gas dagli impianti avvenga attraverso installatori senza apposito patentino».
«Peccato solo – continua Dalla Costa – che non siano stati accolti i nostri contributi di proposte in tutto il lungo iter normativo in materia che avrebbero mitigato l’eccessivo rigore delle sanzioni e, dall’altro, eliminato alcune lacune che limitano l’efficacia del decreto F-gas. Auspichiamo che sia possibile arrivare ad una armonizzazione del sistema sanzionatorio riproporzionato sulla base delle sanzioni previste per i venditori che appaiono essere più clementi. Inoltre abbiamo chiesto una forte riduzione delle sanzioni previste per le imprese in caso di ritardato inserimento dei dati nella Banca Dati F-GAS (entro 30 giorni) che appaiono troppo elevate, fino 15mila euro, rispetto alla natura amministrativa della violazione. La sproporzione rischia infatti di causare effetti opposti, andando a pesare solo sulle imprese in regola che rischiano di essere facili bancomat per fare cassa. I controlli sarebbe bene si concentrassero invece su chi il patentino non ce l’ha e non, al contrario, su chi è già dotato dei permessi per operare».

Le sanzioni combattono l'abusivismo nel settore e rendono anche i cittadini corresponsabili della loytta a tutela dell'ambiente

«Ci tengo a sottolineare – ricorda il Presidente della Federazione Impianti di Confartigianato Imprese Veneto – che le imprese hanno fatto un percorso di formazione e certificazione delle proprie competenze e sono, quindi, le sole qualificate a operare sulle apparecchiature e macchine frigorifere. Questa è una informazione rilevante soprattutto per i cittadini poiché, essendo stata correttamente individuata tutta la filiera dei soggetti che concorrono all’obiettivo fondamentale della riduzione delle emissioni a effetto serra, sono state anche previste le relative, pesanti, sanzioni».
«È fondamentale – prosegue Dalla Costa – sia chiaro che, in fase di acquisto, installazione, manutenzione e smantellamento delle apparecchiature e delle macchine frigorifere, le persone devono rivolgersi ad un impiantista qualificato, abilitato presso la camera di commercio ai sensi del D.M. 37/08 e in possesso delle certificazioni F-Gas in corso di validità. Temo che i cittadini possessori di condizionatore in casa, non siano consapevoli di essere gli “operatori” e soprattutto che, se si affidano a personale non qualificato, rischiano una multa da 5.000 a 100mila euro».
Il primo fondamentale snodo per i controlli sono proprio i venditori che attraverso il rigoroso adempimento dei propri obblighi possono garantire la piena tracciabilità delle macchine e degli F-Gas, oltre che svolgere un prezioso ruolo di informazione dovendo chiedere agli utilizzatori finali una dichiarazione contenente l'impegno che l'installazione sarà effettuata da un'impresa certificata.
In pratica – conclude il Presidente Dalla Costa – è arrivato il tempo in cui ciascuno si senta responsabilizzato verso comportamenti virtuosi a difesa dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per limitare e prevenire in tal modo effetti indesiderati sul clima. Gli installatori e manutentori di Confartigianato ci sono, mettendo la propria professionalità al servizio dei cittadini per contribuire al controllo di prodotti e sostanze che, in caso di uso improprio, sono dannose per l’ambiente e per la salute».

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