Convegno sul "colesterolo cattivo"
Oltre a Enzo MANZATO e Corrado VASSANELLI, relazioneranno al convegno e indicheranno e le possibili strategie per affrontare efficacemente il "colesterolo cattivo" Angelo AVOGARO (Malattie del Metabolismo - Università di Padova), Giuseppe Maria ANDREOZZI (Angiologia - Università di Padova), Lorenzo MANTOVANI (Centro di Farmacoeconomia - Università degli Studi di Milano), Mauro ZAMBONI (Geriatria e Gerontologia - Università di Verona), Giampietro RUPOLO (Regione del Veneto - Direzione Piani e Programmi Socio Sanitari).
Dunque anche in Veneto l'ipercolesterolemia rimane un disturbo diffuso e sottovalutato. Eppure si tratta di un'alterazione del metabolismo grave, spesso predittiva di fenomeni mortali e invalidanti quali l'infarto al miocardio (30% dei decessi totali nel mondo) e l'ictus cerebrale. E in Italia, nel 2004, la patologia e le ricadute sul sistema cardiocircolatorio hanno prodotto conseguenze letali per 242mila persone.
Il problema principale risiede nel fatto che molti pazienti non sono a conoscenza di questo elemento di rischio e la terapia farmacologia non sempre risulta efficacemente condotta. Pertanto il C-LDL non viene ridotto a sufficienza, con conseguente elevato rischio di insorgenza di fenomeni cardiovascolari acuti. Basti pensare che in Veneto i pazienti dislipidemici trattati farmacologicamente sono il 60%, ma solamente la metà riesce a raggiungere il target terapeutico indicato per il livello di "colesterolo cattivo" nel sangue.