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Commissione Europea: Margot Wallström a Rimini

10/05/2006
La vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström protagonista della cerimonia conclusiva della Festa dell'Europa di Riccione. Margot Wallström ha concluso un'iniziativa che ha coinvolto circa seicento giovani di Istituti scolastici dell'Emilia-Romagna e di Paesi europei gemellati fra loro, organizzata dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, dall'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna, dal Comune di Riccione . Alla presenza di una affollata platea di giovani giunti a Riccione da trenta Paesi dell'Europa per la quattro giorni (6-9 maggio) della Festa dell'Europa, sono stati illustrati alla responsabile della politica di comunicazione della Commissione europea, il documento sul futuro dell'Europa elaborato dai giovani e i contributi predisposti da giornalisti ed insegnanti, contenenti proposte su informazione ed insegnamento in chiave europea.



Dopo Daniele Imola, sindaco di Riccione, che ha aperto i lavori della mattinata, il consigliere dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna Matteo Richetti ha messo in luce come "nell'entusiasmo di questi ragazzi ritroviamo la ragione fondante dell'Europa e le potenzialità per il suo percorso futuro che trovano le radici nella storia recente".



Richetti, ricordando che l'Europa è oggi ad un bivio e che non si può governarla senza rafforzarla, ha ripreso "un'immagine efficace di Prodi", allora Presidente della Commissione europea, che disse "l'Unione europea è come una bicicletta: se si ferma cade".



" Voi siete il futuro!". Questo è il messaggio centrale rivolto ai giovani europei da Margot Wallström, "Non siamo noi le persone importanti ma voi giovani perché siete il vero, reale futuro dell'Europa".

Con queste parole Margot Wallström ha aperto il suo discorso, evidenziando che "stiamo parlando di una Europa delle persone, dei popoli che hanno un comune senso di appartenenza ed una condivisione del proprio destino".

Ricordando la data del 9 maggio 1950, quando Robert Schumann, gettò le basi della propria visione dell'Europa economica e politica con l'obiettivo di evitare future guerre, la vicepresidente dell'esecutivo di Bruxelles ha sottolineato come questo sogno si sia realizzato in toto. "Oggi - ha aggiunto - vogliamo qualcosa di più per il presente e per il futuro!".

"Oggi abbiamo mercato unico e moneta unica, solidi principi di pace, solidarietà e diritti umani ed i Paesi che vogliono entrare a far parte della nostra comunità devono rispettare i nostri parametri che sono elevati".

"Di fronte a noi - ha aggiunto - abbiamo sfide importanti: conseguire uno sviluppo sostenibile, combattere la disoccupazione (20 milioni di disoccupati in Europa), affrontare uniti e forti la globalizzazione - dando priorità tra l'altro agli investimenti per la ricerca scientifica e l'innovazione - ed il calo demografico che ci obbliga a modernizzare i sistemi previdenziali".

Margot Wallström auspica poi che vi sia più dialogo, più comunicazione fra coloro che ci governano, i cittadini europei ed i giovani. "C'è bisogno di conoscere di più - ha sottolineato - e di far sentire le voci della gente attraverso canali di comunicazione con i politici e gli amministratori a tutti i livelli. Anche il quotidiano lavoro degli insegnanti e della scuola è di importanza fondamentale".

Ribadendo che i giovani sono la speranza dell'Europa, che "non è qualcosa di lontano, è locale, è presente qui", la vicepresidente della Commissione ha confermato la propria convinzione che siano gli stessi giovani a dare un senso al progetto Europa ed a stabilirne i risultati, anche scegliendo le persone giuste per portarlo avanti. Proprio in quest'ottica, la Wallströmha espresso il desiderio che " il 9 maggio non sia solo la celebrazione dei padri fondatori ma anche quella dei figli fondatori".



La quattro giorni di Riccione ha rappresentato un esempio concreto della strategia di comunicazione lanciata dalla Commissione europea, articolata nell'ascolto, attraverso il dialogo e il dibattito , in un'attività di spiegazione "allargata" , con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali del territorio, per "agire localmente" .

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