Crisi economica UE ed innalzamento della quota di garanzia
Lo ha comunicato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi, precisando che ciascuno dei capi dell’Unione adotterà qualunque misura sia necessaria per mantenere la stabilità dei mercati finanziari, sia con l’immissione di liquidità, tramite le banche centrali, sia con azioni mirate su singole banche, sia attraverso il rafforzamento degli schemi di protezione dei depositi.
Salta quindi la possibilità di sfruttare un fondo anticrisi europeo. L’Eurogruppo ha solamente condiviso la proposta di alzare la soglia per garantire i depositi bancari, finora fissata a 20.000 euro. Anche se in Italia la quota è già fissata a 103.000 euro. In Francia il tetto è di 70 mila euro, in Gran Bretagna di 44mila, in Olanda è 40mila, contro i 20mila di Austria e Spagna.
Questo significa che i depositi bancari rimarranno saldamente al sicuro. In Europa esiste infatti un fondo interbancario di tutela e in caso di crac di una banca tutela i clienti coinvolti rimborsando loro il denaro depositato fino all’ammontare della quota stabilita. Ovviamente rimangono esclusi dal rimborso i pronti contro termine e le obbligazioni bancarie.
E per aumentare le garanzie, prima l’Irlanda e da ieri la Germania hanno garantito tutti i depositi al dettaglio.
Intanto il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso ha annunciato la convocazione di un Gruppo di esperti per far fronte alla crisi finanziaria. Il gruppo sarà incaricato di mettere a punto “una proposta per un’architettura futura dei mercati finanziari europei”, allo scopo di assicurare la sostenibilità.
Il Presidente
Carlo Garofolini
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