Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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“L’analisi quantitativa”

23/06/2006
“L’analisi dei dati dell’indagine Excelsior, presentata al Novotel di Mestre, conferma evidentemente i segnali che già si avvertivano di una situazione economica non brillante – afferma il ricercatore Ires Maurizio Gambuzza -: anche se i dati relativi all’occupazione chiudono con un segno positivo, il rallentamento economico è evidente. Per quanto riguarda nello specifico le figure professionali, nell’esame del periodo 2001 – 2005, emerge una riduzione della domanda di quelle figure peculiari del lavoro industriale, dall’operaio specializzato (lavorazione metalli) al conduttore di impianti e di macchine, ma anche nel settore impiegatizio. Gli altri blocchi professionali rimangono invece sostanzialmente immutati”.

“E’ sicuramente significativo rispetto alle dinamiche occupazionali regionali –sottolinea Gambuzza- il dato della diminuzione della domanda aggiuntiva più che di quella di sostituzione. Questo significa che nel settore del manifatturiero in particolare è in corso una riarticolazione interna che risponde all’andamento economico: non è certo una situazione drammatica, ma mancano le punte caratterizzanti i momenti di sviluppo.”







SINTESI DELLA RICERCA

PREMESSA.

La ricchezza dei dati raccolti dal Progetto Excelsior (Unioncamere) fornisce una base utile per sviluppare uno studio sul profilo distintivo del mercato del lavoro regionale attraverso l’osservazione degli aspetti strutturali e (a nostro avviso, soprattutto) evolutivi che contraddistinguono la domanda espressa dalla imprese. L’analisi diacronica proposta cerca pertanto di evidenziare gli aspetti emergenti e i lievi slittamenti che possono aiutare a comprendere meglio l’evoluzione delle figure professionali richieste dal sistema produttivo veneto.

LE PREVISIONI OCCUPAZIONALI 2005.

L’ultima rilevazione Excelsior ben rappresenta il periodo di inerzia economica del Paese: nonostante l’incremento occupazionale di quasi settemila unità, il bilancio tra entrate ed uscite dal mercato del lavoro risulta, per il quarto anno consecutivo, in flessione. Le difficoltà maggiori si registrano all’interno del secondario, delle aziende di dimensioni medie e grandi e non artigiane. La flessione occupazionale registrata influisce sulla minore difficoltà di reperimento della manodopera, anche se in misura meno marcata di quanto ci si potrebbe attendere . Questo fenomeno, che riguarda oltre 1/3 delle entrate previste, con tassi particolarmente elevati nel settore industriale, è dovuto prevalentemente alla ridotta presenza sul mercato delle figure richieste e alla mancanza di qualificazione. Tra le figure professionali maggiormente richieste spiccano gli operai specializzati (20,5% della domanda espressa) e le professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie (20,3%). Le richieste minori riguardano, invece, le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (4,3%). La domanda di tali professioni è direttamente proporzionale alla difficoltà di reperimento: per oltre la metà della richiesta di operai specializzati, infatti, si registra difficoltà di reperimento.

Movimenti occupazionali previsti per settore, classe dimensionale, tipo di impresa e provincia nel Veneto. Anno 2005



Fonte: Elaborazione su dati Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior





L’EVOLUZIONE 1998-2005.

Le modifiche apportate negli anni all’Indagine Excelsior suggeriscono (e impongono) una certa cautela nell’operatre una confrontabilità dei risultati delle diverse indagini. Ciononostante è possibile sviluppare un ragionamento che si focalizzi sull’articolazione e sulla composizione dei flussi di entrata previsti in funzione di alcune variabili principali. Dalla lettura di un trend nell’evoluzione settoriale della domanda di lavoro, emerge il peso preponderante del secondario nelle primissime ondate di indagine (fino al 2001 compreso), sostituito, nelle ultime rilevazioni, dall’emergente e crescente domanda generata dalle attività del settore terziario. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, la formula a tempo indeterminato prevale costantemente, nonostante subisca la progressiva erosione dalla crescita delle forme flessibili di ingresso. Il livello di studi richiesto rimane piuttosto basso e statico nel tempo, nonostante, in termini assoluti, negli ultimi tre anni la richiesta di laureati e diplomati risulti crescente. Paradossalmente, all’aumentare del titolo di studio atteso aumenta anche la richiesta di esperienza pregressa. La difficoltà di reperimento permane nel tempo su livelli più elevati che nella media del Paese, per quanto il prolungarsi del quadro economico negativo. Per ultimare il quadro va evidenziato che le figure professionali che contraddistinguono il Veneto sono indubbiamente gli operai specializzati e i conduttori di macchine nel settore industriale, pur se, come abbiamo notato, nelle ultime tornate cresce la domanda di figure professionali legate al terziario, come ad esempio le professioni tecniche e quelle relative alle attività gestionali e amministrative.

LE PROFESSIONI: CONFRONTO 2001-2005.

Nonostante sia confermata la tendenza alla flessione della domanda di assunzione complessiva, va segnalata una seppur lieve crescita per quanto riguarda le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e il personale non qualificato. Le entrate in sostituzione rappresentano al 2005 circa il 38% di quelle complessivamente previste e hanno acquisito negli ultimi anni un peso crescente: nel 2001 rappresentavano infatti il 28%. Se questa tipologia di assunzione riguarda al 2005 le professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie ed il personale non qualificato, nel 2001 interessava prevalentemente gli operai specializzati. A subire maggiormente gli effetti del ciclo economico risulta la domanda aggiuntiva, che risulta in decisa contrazione, con la significativa eccezione delle richieste di personale non qualificato. Per quanto riguarda la composizione settoriale, le costruzioni individuano il settore che mantiene pressoché inalterato il proprio peso relativo sulle previsioni di assunzione, mentre quello industriale registra la flessione maggiore della domanda prevista: se nel 2001 assorbiva il 45,1% delle assunzioni, nel 2005 la percentuale scende al 33,4%. Per quanto riguarda la difficoltà di reperimento i dati risultano in controtendenza rispetto all’andamento nazionale: in Veneto l’incidenza delle professioni di difficile reperimento risulta in calo e si assesta attorno al 34,4% (a fronte del 40,0% nazionale). Le difficoltà riguardano soprattutto le professioni meno qualificate e il settore delle costruzioni.

CONCLUSIONI.

Rispetto all’esame puntuale delle singole rilevazioni Excelsior, il lavoro proposto documenta come una lettura comparata tra le diverse ondate di indagine permetta meglio di cogliere la caratterizzazione della domanda di lavoro espressa dal sistema produttivo veneto, tanto nei suoi aspetti strutturali quanto nelle dinamiche indotte dal ciclo economico. Le potenzialità di tale prospettiva per lo sfruttamento delle informazioni raccolte dal Sistema informativo Excelsior risultano tuttavia fortemente condizionate e vincolate dall’instabilità delle classificazioni utilizzate. Da questo punto di vista va sottolineato che non sempre i curatori dell’indagine rendono disponibile una sufficiente documentazione per favorire tali attività di analisi dei dati





Fabbisogni professionali

Raccolta e sistematizzazione

Analisi delle informazioni esistenti



Il Progetto "Osservatorio sui fabbisogni professionali" rientra nelle Attività FSE 2004 Obiettivo 3 Asse/Misura C1 - DGR N. 4204 del 22/12/2004 ed è stato promosso dall'Assessorato alle Politiche dell'Occupazione, della Formazione, dell'Organizzazione e delle Autonomie Locali della Regione Veneto, di concerto con le associazioni imprenditoriali, Confartigianato e Confindustria del Veneto, CASA, CNA, Federveneto API e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL del Veneto.

Sono partners del progetto, di cui Confartigianato Marca Trevigiana formazione è titolare, i seguenti soggetti:EBAV (Ente Bilaterale Artigianato Veneto), OBR (Organismo Bilaterale Regionale del Veneto per la formazione professionale), ERFEAV (Ente Regionale Formazione e Ambiente Veneto), Confcommercio Veneto, Fondazione Nord Est, Istituto Poster, IRES Veneto, Fondazione G. Corazzin, CREL Veneto





Alla conferenza stampa hanno dato il oro contributo:

il funzionario Direzione Regionale alla

Formazione e Lavoro Valeria Rancan

Il Presidente Confartigianato Marca Trevigiana Mario Pozza

I ricercatori I.R.E.S. Veneto Ilaria Bettella e

Maurizio Gambuzza

Il Sociologo Bruno Manghi

Il Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Carmela Palumbo

Il Vice Direttore Confindustria Veneto Giampaolo Pedron

il Segretario CISL Veneto Luigi Copiello



ha moderato i lavori il Direttore Fondazione Nord Est Daniele Marini

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