Ebav Veneto: tempo di bilanci e di progetti
L’Ente bilaterale, infatti, che ha come soci le associazioni di categoria (Confartigianato, Cna Casa) e quelle dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil) è un organismo al quale aderiscono volontariamente dipendenti e ditte, creando un fondo che sostiene mutualisticamente le varie necessità alle quali va incontro il mondo artigiano. Fondamentali, ad esempio, l’intervento nei casi di licenziamento o di momentanea sospensione dal lavoro per crisi aziendale (come si sa per le piccole imprese non esiste la cassa integrazione). Quest’ultimo dal 1992 ad oggi ha erogato oltre 15milioni di euro in “stipendi” a lavoratori.
“Quello realizzato nel Veneto – aggiunge il Vicepresidente, Bruno Michielin – è un modello assolutamente innovativo, nonostante ormai “vecchio” di quindici anni. L’impostazione che abbiamo voluto dare al nostro Ebav, tiene conto dei due livelli di appartenenza sia dei lavoratori che delle aziende: quella al mondo artigiano, ma anche quella legata ai vari ambiti di categoria. In questo modo la gamma di intervento che possiamo offrire e più articolata e mirata”.
La nuova sede dell’Ente Bilaterale, come detto, si trova a Marghera e ospita la ventina di dipendenti che danno concretezza agli interventi e ai progetti dell’organismo.
“Questa, tra l’altro, – sostiene il Presidente - è una struttura che opera (quarantamila le “pratiche” dello scorso anno) secondo criteri di grande flessibilità e all’insegna di decisioni partecipate e condivise. Certo, gli interessi dei soci non sempre coincidono, come è logico attendersi da chi rappresenta i lavoratori e le imprese, ma fino ad oggi abbiamo trovato sempre un punto di convergenza e di approdo, perché dopo tutto ciò che ci sta a cuore prevale e ci unisce, visto che il bene e il futuro degli artigiani veneti è l’obiettivo finale che giustifica e legittima pienamente il nostro stare insieme”