Taxi: non solo protesta, ma anche proposte
Per fare solo alcuni esempi potrebbe essere consentito alle cooperative radiotaxi di gestire un parco veicolare di scorta da utilizzare per coprire i picchi di domanda , affidando le vetture a personale dipendente della cooperativa, oppure affittandole ai tassisti per essere guidate dai collaboratori familiari o dai sostituti . Oggi le cooperative taxi possono gestire auto di scorta solo per sostituire vetture taxi in riparazione. Inoltre il sostituto tassista può essere impiegato per sostituire il tassista titolare solo per ferie o malattia: se ne potrebbe consentire un utilizzo più ampio quindi .
Il decreto Bersani non va in questa direzione ed introduce il principio di più vetture in capo alla medesima impresa taxi, un meccanismo che potrebbe diventare incontrollabile e che non risponde ad esigenza di flessibilità, così come la stessa previsione contenuta nel decreto di rilascio di licenze temporanee: chi immatricolerebbe un taxi per una settimana o anche per tre mesi ?
Ma per migliorare il servizio si può fare anche dell’altro; creare più corsie preferenziali e videosorvegliare quelle esistenti, sempre occupate, specie nei momenti di punta dai veicoli privati. Inutile immettere più taxi in servizio se poi restano imbottigliati dal traffico !
Certo il vero problema della mobilità urbana è quello di garantire al cittadino una vera alternativa di trasporto pubblico flessibile e comodo da utilizzare tutti i giorni. Ma qui bisognerebbe accelerare la liberalizzazione e l’ingresso dei privati nel trasporto pubblico locale (bus di linea), più che quella del taxi.
I tassisti anche qui potrebbero fare la loro parte, magari come in alcune città emiliane dove in orario notturno o festivo si può salire sul taxi con il biglietto dell’azienda pubblica di trasporto, evitando così il costo di fare viaggiare un autobus da 70 posti per trasportare magari 3 persone !
Disapproviamo la mancanza di concertazione con cui è stato prodotto il decreto del Governo, ed auspichiamo che i contenuti del provvedimento possano essere rimessi in discussione a partire dalle proposte migliorative della categoria.
Le iniziative di protesta:
• si prevedono disagi per la giornata di venerdì 7 luglio per una partecipazione dei tassisti veneti alla assemblea nazionale di Milano;
• martedì 11 luglio, per la protesta nazionale, i taxi si fermeranno dalle 8.00 alle 22.00;
Saranno comunque garantiti i servizi per trasporto dialisi, disabili non deambulanti, non vedenti, urgenze verso gli ospedali, particolari esigenze di carattere sociale .
CNA TAXI VENETO
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